Eddie Sgarbossa

Biografia dell'artista

  • 13/05/88 Pierantonio Moletta nasce a Cittadella. 
  • 2013 laurea triennale in pittura all’accademia di belle arti a Venezia. 
  • 2016 laurea biennio in grafica d’arte all’accademia di belle arti a Venezia.
  • 2011 primo classificato al concorso in memoria di Luca Tessarin “Fotografa la tua passione” a Resana.
  • 2014 mostra collettiva d’arte “Quale futuro?” a Spresiano.
  • 2014 mostra collettiva d’arte “25° premio nazionale pittura Piero Della Valentina” a Cordignano. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte“Mostri” a Spresiano 2015. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte “26° premio nazionale pittura Piero Della Valentina” e “23° premio nazionale grafica d’arte” a Cordignano. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte “Assalto alla torre” a Bassano del Grappa. 
  • 2019 mostra personale pittura “Sguardi dalla tela” biblioteca di Cartigliano.

Intervista

Era il 1972 quando il duca bianco David Bowie spopolava con la canzone “Starman”. L’uomo delle stelle, come Eddie Sgarbossa. Ogni sera, tempo permettendo, ad un film sul divano o ad una serata con gli amici, preferisce uscire in terrazzo con il suo telescopio ad osservare il cielo. Una passione nata fin da bambino per merito del papà che senza cannocchiale ci aveva visto lungo. “E’ stato lui a regalarmi il mio primo telescopio spaziale. In fondo a scuola ho sempre avuto una propensione per le materie scientifiche e forse è stato questo a fargli intravedere in me un piccolo Galileo Galilei. Poi ci ha pensato la classica letterina a Babbo Natale per spazzare via ogni dubbio. I primi anni non sono stati entusiasmanti, in quanto si tratta di un hobby noioso fino a quando non si acquisiscono le nozioni principali. Per esempio, io ho impiegato tre anni prima di cominciare a divertirmi. E ora che ho 33 anni non ho ancora smesso. Se lo devo descrivere, è un hobby che premia la costanza e la tenacia”.

La sua è un’arte moderna o antica?

E’ un arte antica che si è adattata alla tecnologia a seconda dei tempi. Una volta i telescopi erano poco più dei fondi di bottiglia, ora abbiamo dei moderni cannocchiali dove si possono vedere molto lontano. Negli ultimi decenni la tecnologia ha fatto degli enormi passi da gigante, il più importante è stato il passaggio dalla pellicola al digitale. Basti pensare che per fare una foto simile quelle che faccio oggi, ci voleva un numero interminabile di rullini. Il tutto riuscendo a contenere i prezzi di vendita. 

Tramite i social si è fatto conoscere pubblicando diverse foto dello spazio. C’è qualcuno che l’ha contattata?

Ho ricevuto parecchie richieste da parte di genitori che vorrebbero regalare un piccolo telescopio per i propri figli. Questo tipo di strumenti però necessitano di dettagliate spiegazioni. Per esempio, il mio primo telescopio del 1997 che conservo gelosamente a casa, ti permette di osservare la Luna e i vari pianeti. Con i miei risparmi successivamente ho acquistato un telescopio più moderno.

Cos’hanno di particolare i telescopi moderni?

Occorre partire da una importante premessa, ovvero che la fotografia astronomica a differenza di quella normale, si fa al buio. Quindi occorre assorbire più luce possibile e per farlo i telescopi moderni si sincronizzano con la rotazione terrestre. Quindi il telescopio ruota assieme alla terra attraverso un motorino. Più luce si assorbe, più la foto è dettagliata. A tutto servono le condizioni metereologiche ottimali.

Fino a che distanza riesce ad osservare?

A seconda del telescopio c’è una funzione diversa. Molto importante è la “focale” del telescopio. Con un valore più alto si osservano i pianeti e tutto ciò che è luminoso. Al contrario, con un focale bassa, le nebulose come residui di stelle esplose. Poi se parliamo di distanze, Marte per esempio dista a dodici minuti luce. Mentre la luna è “appena” ad un secondo luce. 

Lei che conosce molto bene lo spazio, crede negli extraterrestri?

Assolutamente sì e più pratico il mio hobby, più ne sono convinto. Ovviamente non me li immagino come ci vengono rappresentati nei film o nei fumetti. Diciamo che credo in altre forme di vita. 

Negli ultimi anni è ricominciata la rincorsa allo spazio che oltre mezzo secolo fa era una delle cause della guerra fredda tra Americani e Russi. Che ne pensa? 

La rincorsa alla luna è nata come dimostrazione di forza tra due superpotenze. Una volta conquistata, il programma lunare è diventato troppo dispendioso. Poi negli anni ’80 il presidente americano Ronald Reagan aveva l’ambizione di costruire lo scudo spaziale. Una serie di satelliti capaci di intercettare qualsiasi razzo che fosse diretto verso gli Stati Uniti. Da allora è nato il programma Space Shuttle e siamo rimasti in quota bassa. Quello che stiamo assistendo in questi ultimi anni, non è altro che la ripresa di un vecchio progetto. La seconda guerra spaziale è già in atto solo che tra i contendenti si è aggiunta la Cina. 

Le piacerebbe se un giorno questa sua passione diventasse anche la sua professione?

Magari, chi lo sa. Mai avrei pensato che un giorno avrei fatto certe foto. Per ora sono tecnico industriale elettrico e informatico. 

Immaginiamo che sua moglie le chiede di portarla fuori a cena. Però è una serata limpida con le condizioni ottimali per osservare il cielo. Lei cosa fa?

La mia è quasi una malattia però fortunatamente non mi spingo oltre ad un certo limite. Per una volta assecondo la mia passione ed esco con mia moglie. 

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