Andrea Lago

Biografia dell'artista

  • 13/05/88 Pierantonio Moletta nasce a Cittadella. 
  • 2013 laurea triennale in pittura all’accademia di belle arti a Venezia. 
  • 2016 laurea biennio in grafica d’arte all’accademia di belle arti a Venezia.
  • 2011 primo classificato al concorso in memoria di Luca Tessarin “Fotografa la tua passione” a Resana.
  • 2014 mostra collettiva d’arte “Quale futuro?” a Spresiano.
  • 2014 mostra collettiva d’arte “25° premio nazionale pittura Piero Della Valentina” a Cordignano. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte“Mostri” a Spresiano 2015. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte “26° premio nazionale pittura Piero Della Valentina” e “23° premio nazionale grafica d’arte” a Cordignano. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte “Assalto alla torre” a Bassano del Grappa. 
  • 2019 mostra personale pittura “Sguardi dalla tela” biblioteca di Cartigliano.

Intervista

C’è un episodio particolare della vita di Andrea Lago che più di chiunque altra cosa, dà l’idea della sua particolare personalità artistica. Qualche anno fa, durante gli studi all’accademia delle arti di Venezia, l’insegnante gli ho posto questa domanda: “Oggi con quale Andrea Lago parlo?”. Questo perché non stiamo parlando un artista con un unico stile. Lui non fa mai programmi e segue sempre il suo istinto. Lago, in base ai periodi e all’umore personale, come un camaleonte si trasforma in astrattista o in realista, in scultore e artigiano.

Lago, quando inizia la sua carriera artistica?

Si inizia sempre da bambini. A dieci anni costruivo già le prime casette con gli stuzzicadenti e modellini di aerei o auto in legno con materiali di scarto. Sempre in quel periodo, quando la maestra ci chiedeva cosa volessimo fare da grandi, io rispondevo sempre il pittore. Questo perché il disegno mi è sempre piaciuto. In educazione artistica o tecnica ero particolarmente bravo e poi, mentre il professore spiegava, io disegnavo sempre. Ho iniziato con una florida produzione di disegni a matita, con penna, poi in acrilico e poi ho trovato l’amore per la pittura ad olio.

Ma come mai lei non segue un unico stile come tutti gli altri?

Non riesco a seguire sempre lo stesso stile, ogni tanto sento il desiderio di cambiare, è più forte di me. Mi piace creare e sperimentare in base al mio stato emotivo e materiali che mi suscitano interesse.

Nella vita cosa fa?

Vivo a Stroppari e lavoro come decoratore. In precedenza, ho fatto i più svariati mestieri: verniciatore, restauratore, ceramista e decoratore. Tutti lavori che servono ad arricchire il mio bagaglio culturale per la mia vita artistica. Di opere ne ho fatte tantissime tanto che ormai non so più dove metterle.

Quali sono i soggetti delle sue opere figurative?

Ogni tanto ritraggo mia figlia ma sono vari i soggetti da me interpretati. Poi, da amante della natura, mi piacciono molti gli animali e paesaggi.

Oltre ai quadri, cosa crea?

Faccio creazioni come lampade, tavolini o altri oggetti decorativi. Spesso uso scarti industriali, come pezzi di lamiera o pezzi di ceramica, e li assemblo. Ho una produzione di sculture rivestite in ceramica smaltata disposta a mosaico e dei bassorilievi ottenuti con stoffa e gesso. Questo perché sono cresciuto con la cultura del riciclo e della cura dell’ambiente.

C’è qualche artista a cui si ispira?

Da quando ho studiato la storia dell’arte ho imparato ad apprezzare tantissimi artisti e con le tecniche più svariate, ma più in alto si guarda, più si può imparare. Al contrario non mi piace l’arte che tende a richiamare l’attenzione con la sola provocazione

C’è qualche sua opera a cui è più legato?

A tutte, sono una parte di me, ma Ce ne sono due in particolare. La prima si intitola “Passato, presente e futuro” dove al centro metto il pericolo in cui stiamo correndo noi e il nostro mondo. In significato simile si può interpretare in “Evoluzione della specie?”, una grande tela dove rappresento l’evoluzione umana con un uomo d’affari dei giorni nostri con la pistola puntata verso l’evoluzione della specie.

Cosa si augura per il futuro?

Spero di godere di ottima salute perché devo fare molte altre opere ancora e di avere il riconoscimento della mia arte decorativa x per dedicarmi esclusivamente ai miei progetti artistici.

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