Flavio Palladini

Biografia dell'artista

  • 13/05/88 Pierantonio Moletta nasce a Cittadella. 
  • 2013 laurea triennale in pittura all’accademia di belle arti a Venezia. 
  • 2016 laurea biennio in grafica d’arte all’accademia di belle arti a Venezia.
  • 2011 primo classificato al concorso in memoria di Luca Tessarin “Fotografa la tua passione” a Resana.
  • 2014 mostra collettiva d’arte “Quale futuro?” a Spresiano.
  • 2014 mostra collettiva d’arte “25° premio nazionale pittura Piero Della Valentina” a Cordignano. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte“Mostri” a Spresiano 2015. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte “26° premio nazionale pittura Piero Della Valentina” e “23° premio nazionale grafica d’arte” a Cordignano. 
  • 2015 mostra collettiva d’arte “Assalto alla torre” a Bassano del Grappa. 
  • 2019 mostra personale pittura “Sguardi dalla tela” biblioteca di Cartigliano.

Intervista

L’arte e la pasticceria possono andare a braccetto tra di loro formando un connubio. Chiedetelo a Flavio Palladini, classe 1952, che da oltre cinquant’anni dipinge e prepara dolci per la sua pasticceria. Nel suo locale a Belvedere, i clienti mentre si gustano una pasta alla crema, possono ammirare i suoi quadri appesi sulle pareti. Una galleria d’arte tra tanta dolcezza.

Lei si definisce più un pasticcere prestato all’arte o un artista prestato alla pasticceria?

Diciamo che sono nato prima come artista attraverso un lungo percorso. Ho iniziato a lavorare come carrozziere e poi torneria. Nella fonderia modellavo il bronzo per realizzare dei bassorilievi. Questo sono stati i primi passi nel mondo dell’arte. Una volta a casa mi dilettavo con degli acquarelli. Alcuni disegni mi riuscivano anche abbastanza bene nonostante fossi un autodidatta. 

Quando invece è diventato pasticcere?

Nel 1969 ho iniziato a lavorare alla pasticceria Rossi di Cittadella. Il titolare pure lui si dilettava con l’arte, incidendo sulle lamine. Con altri artisti, si ritrovavano nel locale che era diventato un punto di ritrovo. Alcuni di loro avevano esposto anche a Venezia ed ero colpito dal loro carisma. Mi piaceva un sacco sentirli ascoltare a discutere di arte dato che per me erano preziosi consigli. Essendo un principiante con i miei limiti, li guardavo con il massimo rispetto cercando di imparare. 

Quando ha capito di avere anche lei del talento?

Una sera portati alcuni dei miei quadri in pasticceria. Mi trovavo nel laboratorio e da lontano origliavo le critiche che facevano ai miei quadri. La maggior parte erano tutte positive. Le mie opere finalmente venivano apprezzate da esperti suscitando il loro interesse. Ciò mi ha dato coraggio e consapevolezza nei miei mezzi. 

Poi però cosa successe?

Nel 1974 ho aperto una pasticceria tutta mia che tra l’altro ancora oggi è aperta e gestita dai miei figli. Di conseguenza non avevo più tempo da dedicare all’arte. Ho regalato via tutte le attrezzature anche se mi sono tenuti i quadri. Sempre in quel periodo mi sono sposato con Graziella e ho iniziato a mostrargli i miei quadri. Lei non gli ha dato importanza.

Quando ha ricominciato a dipingere?

Dopo circa dieci anni, nel 1985. Ovviamente avevo perso un po’ di mano e le prime opere non mi piacevano. Le trovavo infantili e quasi mi vergognavo a mostrarle agli altri. Un po’ alla volta, grazie anche le decorazioni nei dolci, i risultati cominciavano a migliorare. Ma un momento importante è stato quando ho conosciuto una certa Licia da Cittadella che mi ha convinto a partecipare ad un corso di acquarello. Però la mia tecnica preferita era, ed è tuttora, quella mista. Ovvero acquarello, tempera e acrilico. 

Quale altre caratteriste contraddistingue il suo stile?

Non mi piacciono le troppo le proporzioni e le prospettive. Non mi piace nemmeno seguire un disegno logico. Con la pittura mi rilassa e mi fa sentire libero di fare quello che voglio. Quindi i miei quadri sono naif. Se qualcuno mi chiede il motivo, io rispondo sempre che ho voluto sbagliare. Uso molto i colori chiari, a differenza di una volta dove erano più scuri e tristi. Ciò comporta che le mie opere siano apprezzate molto da mamme per decorare le camerette dei loro bambini. Sono loro stesse che, recandosi nella mia pasticceria, chiedono chi sia l’autore. Poi il mio locale essendo lungo la statale Valsugana a Belvedere, è un luogo di passaggio. Quindi mi capita di origliare le loro critiche, proprio come facevo una volta. Poi un bel giorno ho messo un libro dove tutti scrivevano la loro dedica. 

Quando non dipinge o prepara dolci, cosa fa?

Ho la passione per i cani. Li allevo e li vendo. Poi da un po’ di tempo ho intrapreso l’attività di apicoltore. In quest’ultimo caso sono ancora un principiante. 

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